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Intelligenza artificiale o stoltezza naturale?

  • innovadocweb
  • 14 gen
  • Tempo di lettura: 1 min

Chi ad oggi non ha ancora sentito parlare di AI o IA o meglio per esteso, intelligenza artificiale? Probabilmente nessuno, forse anche i bambini, se interrogati potrebbero dire di aver ascoltato qualcuno menzionare tale argomento. È da un po' che a qualunque evento si partecipi, in ogni settore merceologico, tutte le attenzioni vengono concentrate sul tema IA, quasi fosse la panacea a tutti i problemi.  Eppure il termine “intelligenza artificiale” non è recente, risale bensì al 1956. Il termine fu infatti coniato e usato per la prima volta dal matematico americano John McCarthy, ma solo negli ultimi anni si sta investendo sempre più massicciamente in tale direzione, probabilmente perché oggi disponiamo della tecnologia adatta per il suo utilizzo.


IA che usa il computer

Ma veramente l’intelligenza artificiale può velocizzare, efficientare, migliorare tutti i processi produttivi? La risposta a tale quesito in questo momento storico è sicuramente affermativa.

Ma veramente l’intelligenza artificiale può sostituire l’operato umano? Attualmente, la risposta a tale quesito è negativa, ma potrebbe diventare positiva nel volgere di pochi anni


Essere o non essere un IA

L’IA è uno strumento molto potente che funge da grande acceleratore del business, e come insegna la storia, più uno strumento è potente e più bisogna essere responsabili nell’implementazione del suo utilizzo.

Ma in un’epoca in cui stiamo avendo larghe dimostrazioni di stoltezza naturale, siamo veramente sicuri di essere pronti all’uso?


Uomo tra le nuvole

 
 
 

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